Per esperienza personale, mi rendo conto che, ogni qualvolta raggiunto il massimo dell'unione, cioè al massimo di ricongiungimento con l'Uno, inizia una fase di distacco.
E' come se qualcosa dentro me dicesse: sei arrivato a tanto? bene, adesso è il momento di ripartire!
E non escludo di aver cercato risposte, non escludo di aver creduto di non essere degno delle mie conquiste, di aver pensato quasi in termini di autopunizione.
La risposta è la più semplice, non bisogna cercare risposte.
Perché quello che avviene è proprio il nostro modo di avanzare in termini di coscienza e nulla viene mai per nuocere.
In questo modo non ci si può esprimere in termini di "male" o "bene", ciò che accade è solo ciò che deve accadere e ciò che deve essere vissuto.
Può sembrare una soluzione facilistica, che non lo sia davvero? forse potremmo facilmente essere tutti più rilassati e appagati.
Potrebbe sembrare anche difficile. Ma una cosa è certa, il dolore crea coscienza.
Scindersi dalla sofferenza non porta evoluzione.
E' ciò che ho sempre creduto e vissuto sulla mia "pelle", soprattutto in età adolescenziale.
Sentivo la necessità di vivere determinati stati di afflizione, quando arrivavano ero contento, quando ne ero al di fuori li desideravo.
Chiusa questa parentesi, non intendo di certo creare una separazione nelle responsabilità di ognuno.
Il concetto è ampio...in breve penso che non bisognerebbe giudicarsi e giudicare, vivere quindi con massima semplicità.
I limiti che sperimentiamo sono solo auto-imposti.
Figuriamoci se alla base della creazione divina possa esistere un pensiero limitante.
Il concetto di limite nasce solo nella nostra mente.
Per questo penso sia fondamentale aprirsi ad una ricerca interiore.
Non bisogna aspettarsi cambiamenti al di fuori, la rivoluzione deve avvenire interiormente.
Il risultato arriva di conseguenza. E' una legge d'attrazione chiara e distinta, un gioco d'energie.
I limiti che sperimentiamo sono solo auto-imposti.
Figuriamoci se alla base della creazione divina possa esistere un pensiero limitante.
Il concetto di limite nasce solo nella nostra mente.
Per questo penso sia fondamentale aprirsi ad una ricerca interiore.
Non bisogna aspettarsi cambiamenti al di fuori, la rivoluzione deve avvenire interiormente.
Il risultato arriva di conseguenza. E' una legge d'attrazione chiara e distinta, un gioco d'energie.
D'altra parte, ciò che è al di fuori non è forse il risultato di ciò che siamo dentro?
Se il nostro atteggiamento è positivo, ciò che è all'esterno cambia di conseguenza, questo vale per ogni cosa.
Dovremmo prendere coscienza di noi stessi, risvegliarci, essere presenti piuttosto che vivere una parte prestabilita per comodità, come dei burattini.
Dovremmo prendere coscienza di noi stessi, risvegliarci, essere presenti piuttosto che vivere una parte prestabilita per comodità, come dei burattini.
Parlando dell'esperienza di oggi, è probabilmente dall'ultimo intervento che ho fatto in questo blog (5 Novembre 2012) che vivo con naturalezza un "periodo di calma", ciò che ho scritto sopra è sicuramente una chiave di lettura per quello che voglio intendere.
Oggi, dopo quasi un mese, ho avuto un'obe.
Sono andato a dormire nel pomeriggio, ho ascoltato il programma di frequenze binaurali per circa 45 minuti, vivendo in uno stato tra il sonno e la veglia.
Successivamente mi sono lasciato andare nel sonno più profondo.
Ad un tratto sogno di andare in bagno, passando per il corridoio vedo la tv accesa in cucina, e penso: "ma io la tv non l'ho accesa..vuoi vedere che sto sognando?" così prendo subito coscienza e inizio a vedere dei colori, percependoli come se questi provenissero dal centro della mia fronte.
Vedo una sorta di simbolo, come un cerchio avente nella parte sinistra e nella parte destra, due segni con colori differenti. Mi spiego meglio, a destra del cerchio due segni di un colore, a sinistra altri due segni con un altro colore. Non saprei definire esattamente questi colori, ma erano parecchio vividi, soprattutto all'inizio della manifestazione.
Non è la prima volta che mi capita di vedere cose di questo tipo, escludendo la manifestazione dei colori.
Parallelamente sono accompagnato dal solito ronzio circolare che sento ogni volta che vivo questo tipo di esperienze.
Subito dopo percepisco le vibrazioni e dico "voglio uscire fuori dal corpo!".
Mi sento improvvisamente fuori, cerco di spostarmi e con pesantezza riesco a vedere la mia stanza anche se é buio (in realtà sono quasi al buio completo) cosí penso "chiarezza!"
Ho la sensazione di pronunciare la parola, non so se in realtà l'ho fatto.
Al mio comando non noto cambiamenti.
Penso come se volessi aprire gli occhi, ho quasi una sensazione "fisica" di aprirne uno, è come se lo facessi ma non nella realtà.
Ciò mi porta alla consapevolezza di riuscire a vedere con gli occhi chiusi.
Passano un paio di secondi (più del solito), osservo e subito dopo vengo preso da una sensazione che non so se definire paura o meno, catapulto il mio pensiero al corpo e mi sveglio.
Subito mi chiedo il motivo per cui ho pensato di voler tornare nel corpo (dando per scontato che il distacco ci sia stato del tutto, anche se ho qualche dubbio) e non mi riesco a capacitare della mia scelta.
Ho dei dubbi riguardo al distacco perché avere la sensazione quasi fisica di pesantezza è dovuto allo stato di paralisi naturale in cui si è durante un'obe.
Questa sensazione non dovrebbe esserci se la consapevolezza fosse del tutto nel corpo energetico. Quindi una sensazione di pesantezza potrebbe indicare che la propria consapevolezza è in parte rimasta nel corpo fisico.
Un ulteriore dato che mi fa pensare questo è che il ronzio non è andato via, cosa che dovrebbe avvenire nel caso di distacco completo.
Ad ogni modo, il fatto che questa volta sia stato capace di dare dei comandi al momento giusto (come "voglio uscire fuori dal corpo" e "chiarezza") mi fa pensare di star facendo dei lenti passi avanti...
Al prossimo post e grazie per la lettura :)
Penso come se volessi aprire gli occhi, ho quasi una sensazione "fisica" di aprirne uno, è come se lo facessi ma non nella realtà.
Ciò mi porta alla consapevolezza di riuscire a vedere con gli occhi chiusi.
Passano un paio di secondi (più del solito), osservo e subito dopo vengo preso da una sensazione che non so se definire paura o meno, catapulto il mio pensiero al corpo e mi sveglio.
Subito mi chiedo il motivo per cui ho pensato di voler tornare nel corpo (dando per scontato che il distacco ci sia stato del tutto, anche se ho qualche dubbio) e non mi riesco a capacitare della mia scelta.
Ho dei dubbi riguardo al distacco perché avere la sensazione quasi fisica di pesantezza è dovuto allo stato di paralisi naturale in cui si è durante un'obe.
Questa sensazione non dovrebbe esserci se la consapevolezza fosse del tutto nel corpo energetico. Quindi una sensazione di pesantezza potrebbe indicare che la propria consapevolezza è in parte rimasta nel corpo fisico.
Un ulteriore dato che mi fa pensare questo è che il ronzio non è andato via, cosa che dovrebbe avvenire nel caso di distacco completo.
Ad ogni modo, il fatto che questa volta sia stato capace di dare dei comandi al momento giusto (come "voglio uscire fuori dal corpo" e "chiarezza") mi fa pensare di star facendo dei lenti passi avanti...
Al prossimo post e grazie per la lettura :)